07 luglio 2005

Una buona notizia

Finalmente una buona notizia. Ieri, mercoledì 6 luglio 2005 potrebbe rappresentare una data epica nella storia dell'umanità. I latifondisti del copyright e delle proprietà intellettuali (multinazionali del software e grandi editori in genere) hanno subito una battuta d'arresto nella loro sfrenata corsa ad accapparrarsi beni comuni: la normativa sulla brevettazione del software è stata bocciata dal Parlamento Europeo.

Non so a quanti di voi è chiara la portata di un simile evento. Per coloro che non ne sanno niente: ieri abbiamo evitato di divenire tutti un po' più poveri ed alcune cose che possedevamo sino a prima di ieri, continuiamo a possederle ancora oggi, evitando che se ne impadronissero pochissime aziende, per lo più americane. A titolo di esempio, alcuni funzionalità software che tutti i programmatori utilizzano liberamente da anni (ad esempio, il fare doppio clic per lanciare un programma), sarebbero divenute di proprietà esclusiva di alcune aziende e, per poterle utilizzare, i programmatori avrebbero dovuto pagare un compenso a tali aziende. Ovviamente i prezzi di tutti i programmi sarebbero aumentati. E siccome per produrre qualsiasi cosa ormai si utilizzano programmi dappertutto, tutti ci saremmo ritorvati a pagare un qualche obolo a pochissime aziende che non avevano inventato alcunchè ma che semplicemente si erano affrettate a brevettare prima di altri dei pezzi di conoscenza che erano di dominio pubblico.

Nè più nè meno di quando, qualche centinaio di anni fa, a seguito dell'introduzione di normative a protezione del copyright, diversi furbastri si erano affrettati a dichiararsi come autori di canzoni popolari che erano nel pubblico dominio, appropriandosi ancora una volta di patrimonio che era collettivo.

Aggiungerei solo qualche considerazione a commento di questa eccellente notizia.
  1. La maggioranza che ha respinto la normativa che la Commissione Europea da anni stava cercando di far passare con mezzi decisamente subdoli è stata schiacciante: 648 contro, 14 a favore, e 18 astenuti. Credo che a questo risultato abbiano fortemente contribuito le recenti bocciature della costituzione europea da parte dei cugini francesi ed olandesi, esasperati dai metodi tartufeschi ed antidemocratici con cui l'Europa è stata retta sinora. Di fronte al crescente malcontento popolare, l'intero Parlamento sembra rinsavito ed ha finalmente votato con un minimo di buon senso.
  2. Tra i 18 astenuti, vi sono due vecchie nostre conoscenze: il Pannella e la Bonino. Escludendo il rimbambimento senile, la cosa getta ulteriore luce sulla natura del radicalismo italiano: chiara creazione dell'amministrazione americana sin dagli anni '70. Personalmente non mi sorprenderò se tra qualche anno, quando gli americani avranno desecratato i relativi documenti, si verrà a sapere che il Partito Radicale era finanziato direttamente dalla CIA.
  3. E sempre per parlare delle miserie di casa nostra, l'ineffabile ministro Stanca (quello che si era presentato come il paladino dell'Open Source) ha perso una eccellente occasione per stare zitto: si è invece rammaricato per la bocciatura della brevettazione del software. Indovinate da che parte sta quello che dovrebbe difendere gli interessi nazionali.
Va beh, lasciamo perdere... Ora aspettiamo che anche gli States rivedano le loro normative sulla brevettazione del software alla luce della più illuminata, anche se più sciamannata, vecchia Europa.

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